Grande successo di Milizie territoriali armaioli e bravi

in Annunci e comunicazioni

La mostra al Castello di Padernello sarà prorogata fino al 22 dicembre 2023!

Iniziata sabato 14 gennaio 2023 la nuova mostra al Castello di Padernello a cura di Giacomo Andrico e della direzione artistica della Fondazione Castello di Padernello: Milizie territoriali armaioli e bravi – “…le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese, io canto…”, ha raccolto apprezzamenti portando all’antico maniero più di 6 mila visitatori. Ed è proprio per questo grande successo che si è deciso di prorogare la mostra fino alla fine di questo anno, richiedendo la disponibilità della Fondazione Brescia Musei, del Museo Marzoli e naturalmente della Sovrintendenza di Brescia. Proprio in questi giorni l’autorizzazione della Sovrintendenza è giunta agli uffici della Fondazione Castello di Padernello.

 

 

 

Preziose fotografie della collezione delle armature da parata della famiglia Martinengo di Padernello o della Fabbrica scattate dai fotografi Virginio Gilberti e Andrea Gilberti, stampate su metallo cromalux grazie alla collaborazione della ditta New Lab di Giuliano Goffi, continueranno quindi ad arredare le sale del Castello. Tutte queste armature sono oggi custodite all’Armeria Reale di Torino; acquistate dal Re Carlo Alberto di Savoia dai Martinengo nel 1839.
Sono le armature considerate tra le più preziose al mondo. Il lavoro di costruzione, sbalzo e cesello è di grande artigianato, degno delle più grandi botteghe del nostro Rinascimento.
In questo percorso espositivo, affiora il nitore dei cavalieri dall’argentea armatura.

In mostra sono esposti anche sedici preziosi armamenti provenienti dal Museo delle armi “Luigi Marzoli” di Brescia, grazie alla significativa collaborazione con la Fondazione Brescia Musei: un progetto che vuole essere la prima tappa per un ponte ideale e simbolico tra il Castello di Padernello e quello di Brescia, dove il Museo delle armi ha sede. Si tratta di importanti armature da fante, che venivano utilizzate dalle milizie territoriali, arruolate nelle comunità della Bassa per costituire prevalentemente le formazioni di picchieri – soldati armati di picca – e che, oltre a essere una delle produzioni tipiche del territorio, rappresentano oggi la collezione più significativa al mondo di questo genere di oggetti.
Questi armamenti, alcuni dei quali riportano inciso il nome e il paese dei proprietari che sorvegliavano la zona per stabilire un ordine sul territorio, seppur preziosi e costosi, si diffusero rapidamente in questi luoghi, perché a Brescia, dalla seconda metà del Trecento, già si lavorava il ferro e si producevano manufatti complessi con un moderno procedimento di produzione pre-industriale.
Tra i Martinengo, oltre a esserci uomini d’arme, ci furono anche “valent’uomini” attratti dal nobile ideale dei generosi e mistici ordini cavallereschi nella mostra raffigurati con alcune opere in stampa retroilluminate.

L’impatto visivo dell’esposizione vorrebbe meravigliare il visitatore come se si trovasse in una soffitta misteriosa dove si possono scorgere gli “involucri” di questi armati, trasmettendo il sentimento e il sapore di un mondo altro.
La mostra rientra nelle iniziative di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura per valorizzare i luoghi del territorio, della città e della provincia oltre che il grande valore dell’artigianato bresciano.
Il progetto gode del patrocinio della Provincia di Brescia, della Regione Lombardia e del contributo di Fondazione ASM.