Una pianura sempre più verde
Partendo dall’enciclica di Papa Francesco Laudato sì’ e dall’appello lanciato da Stefano Mancuso, Carlo Petrini e dal Vescovo Domenico Pompilii, il 5 Settembre 2020, proprio alla presenza del professor Stefano Mancuso, il Comune di Borgo San Giacomo e la Fondazione Castello di Padernello hanno firmato un accordo per la programmazione e la stesura di un piano quinquennale di piantumazione, per l’individuazione di aree demaniali e/o comunali che potrebbero essere destinate alla piantumazione con l’impegno a piantare un albero per ogni cittadino del Comune di Borgo San Giacomo al fine di rendere il paese sempre più verde e contrastare i pericolosi impatti climatici dei contemporanei stili di vita.
Il progetto di piantumazione ha avuto inizio sabato 27 febbraio 2021 con la messa a dimora delle prime 110 piante di olmo e pioppo, divenute a fine Marzo più di 300. Il primo intervento è stato quello di bonificare un’area Comunale dismessa, a fianco di una rotatoria nei pressi dell’area industriale di Borgo San Giacomo, per trasformarla in un primo bosco di pianura: il Bosco di Simone.

Il bosco è stato dedicato a Simone Mazzata, dirigente, giornalista, ambientalista bresciano, grande amico e per alcuni anni Consigliere della Fondazione Castello di Padernello, l’ideatore di “Pianura Sostenibile” e della campagna di salvataggio “Nonna Quercia”, pianta secolare nel piacentino. Simone è venuto a mancare all’età di soli 54 anni il 14 settembre 2019, dopo una lunga malattia.
L’obiettivo del progetto è quello di trasformare il Bosco di Simone in un bosco diffuso nella Bassa Pianura.
Partendo dalla proficua collaborazione in essere con l’Associazione Comuni Terre Basse, la Fondazione Castello di Padernello mira ad estendere il progetto su tutto il territorio della bassa pianura bresciana.
Per questo motivo è indispensabile avviare un lavoro di mappatura per individuare le potenziali aree da destinare ad interventi di piantumazione e riqualificazione ambientale. In questo processo verranno quindi direttamente coinvolte le amministrazioni comunali, con i loro gli Uffici Tecnici, con l’intenzione di unire i Comuni ed espandere il Bosco di Simone, in modo da rendere tutto il territorio della Bassa Bresciana più “green”.
Sarà comunque fondamentale coinvolgere l’intera comunità. Solo con un processo di informazione e sensibilizzazione sarà possibile avviare il percorso “dal basso”, con l’intera cittadinanza attiva per garantire la concreta fattibilità del progetto.
Un passo fondamentale, inoltre, sarà realizzato con il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole locali. Un albero per ogni studente. Un albero da piantare e da curare. Quale miglior insegnamento può esserci per i bambini ed i ragazzi se non quello di istruirli a prendersi cura della propria Madre Terra? Quale miglior ambiente potrebbe ospitare una lezione se non la fresca ombra di una quercia in un parco poco distante da scuola? E quale miglior aria potrebbero respirare se non la brezza che trapassa le foglie dei pioppi, delle betulle, dei tigli e degli olmi?
Un albero per ogni studente delle scuole primarie e secondarie di primo grado delle Terre Basse. Quanti alberi vedremmo nel nostro territorio? Quante giovani menti verrebbero educate alla filosofia del “prendersi cura”? Migliaia.
Il progetto intende quindi coinvolgere attivamente studenti, scuole e famiglie in un percorso condiviso di reale consapevolezza ecologica utile a migliorare la qualità ambientale di molte aree e contribuire – nel suo piccolo – a mitigare i cambiamenti climatici.
Il Bosco di Simone diventerà il bosco della Comunità: il bosco del cuore, dove coltivare una piantina, che bisogna innaffiare tutti i giorni; la piantina dell’amore perché Simone continua a vivere nelle nostre azioni, nelle nostre iniziative e nelle nostre scelte ambientali.